Il 2013, checché ne dicano gli scettici del web, è stato l’anno che segna il sorpasso di internet sulla stampa tradizionale per quello che riguarda gli investimenti pubblicitari.
Una notizia che potrebbe essere colta come nota positiva nel mercato editoriale oramai cronicamente in crisi. Ma non è così: il totale degli investimenti pubblicitari nel 2013 è tornato indietro di 14 anni, ai dati del 1999, l’anno prima della cosiddetta “bolla” del web.
Ma c’è ancora un altro dato importante da analizzare: Google Italia oggi fattura quanto quattro concessionarie di pubblicità messe insieme (Rcs, Manzoni, Mondadori e 24 Ore System).
I dati emergono dall’inchiesta “I nuovi padroni della pubblicità. La mappa di chi comanda e investe sui media in Italia” a cura di Paolo Pozzi e pubblicata su Tabloid, la storica rivista dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia.
Una delle prime notizie che viene fuori dalla ricerca è che Google e Facebook, senza voler ricorrere ai soliti semplicistici resoconti, sono quelli che comandano. Anche nel settore della pubblicità.
Insomma, facciamocene una ragione, in Italia i ricavi dell’internet advertising nel 2013 hanno superato di gran lunga quelli dell’advertising a mezzo stampa: 1,8 miliardi di euro contro 1,4 della stampa tradizionale.
Ecco a questo link l’interessante approfondimento. Io lo consiglierei a tutti quelli che prima o poi si troveranno a parlare di media 😉

Google e Facebook comandano. Anche nella pubblicità
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