Ancora brutte notizie per il mondo dell’editoria. Il New York Times sarebbe pronto a mandare a casa almeno cento persone. La notizia è dei giorni scorsi e di certo non ha tirato su il morale di quanti, in un modo o in un altro, lavorano in un settore che negli ultimi anni sta conoscendo una crisi senza precedenti. La notizia dei tagli ai cento posti di lavoro al New York Times – riportano le agenzie – è stata comunicata direttamente dall’azienda. Gli interessati dalla drastica misura di riduzione del personale non saranno soltanto i giornalisti ma anche i dipendenti del settore commerciale (anche se in numero più contenuto). Cento posti di lavoro al New York Times – spiega TmNews – dovrebbero più o meno costituire il 7,5% del corpo redazionale. Si parla di prepensionamenti e di incentivi all’esodo. Ma qualora i “volontari” non dovessero essere abbastanza, si temono licenziamenti. Le brutte notizie purtroppo non vengono mai sole: oltre alla ristrutturazione annunciata, il New York Times dirà addio a un’applicazione nuova di zecca, la NYT Opinion che pare non abbia attirato abbastanza abbonamenti, come invece era stato auspicato. I tagli – è stato spiegato – serviranno a salvaguardare la redditività del giornale sul lungo termine. Secondo l’editore Sulzeberger e l’amministratore delegato Thompson, i tagli dei posti di lavoro “sono necessari per controllare i costi e permetterci di investire nel futuro digitale”. Amara considerazione a margine: la crisi dell’editoria colpisce anche l’America. Il New York Times era stato preceduto dal Wall Street Journal (decine di posizioni redazionali eliminate in estate) e Usa Today (riduzione di 70 unità).

Il New York Times manda a casa 100 persone
Latest from giornalismo

Tempi duri per l’informazione, sovrastata e calpestata dalla comunicazione
I tempi cambiano, la comunicazione on line e off line (con la maschera della de-mediatizzazione) imperversa e l’informazione soffre, a prescindere dalla crisi. Accade,

Da DeepSeek al fact-checking: assalto all’informazione?
DeepSeek, fact checking, social network. Negli ultimi tempi il mondo della comunicazione e dell’informazione è finito sempre più spesso sotto i riflettori proprio per

La geografia della “nera” e il fascino del true crime
Avetrana, Circeo, Ponticelli, Cogne, Novi Ligure, Erba, Garlasco, Brembate, Perugia, Arce, Olgiata, la Sapienza, via Poma… La geografia del crimine ha ancora tanti altri

L’obiettività dell’informazione
Vale la pena ri-postare anche qui una foto condivisa ieri da Marino Bartoletti. Ogni commento sarebbe superfluo. Ricordiamocene quando parliamo di obiettività dell’informazione; ricordiamo

Ora i social media manager diventano giornalisti
Sono una donna all’antica e non capisco la presa di posizione di chi sostiene che i social media manager siano giornalisti e – come